Disambigua - sephirot #1 - (21 mar 2009)


CANALE:

Forte Fanfulla 8 Marzo 2012 "Disambigua - sephirot #1" Ideazione: Andrea Fronzoni e Cristina Ghinassi Interprete: Cristina Ghinassi, Regia: Andrea Fronzoni, Suoni e musiche dal vivo: Federico Visi, Video editing: Andrea Pedna. Col sostegno di: Do - nucleo culturale e Casa del Teatro di Faenza. Disambigua nasce dallo studio e dalla ricerca su Lilith, figura mitologica perdutasi nel buio dei tempi. Proiezione psicologica della fantasia erotica inconscia, negata e rimossa, causa scatenante della scissione dell'anima, si presenta alla storia sotto svariate sembianze. Demone femminile tradizionalmente associato alla notte, al mistero e all'oscurità, portatrice di morte e di sventure, Lilith è una creatura complessa e articolata, che non si lascia intrappolare nelle definizioni della storia e del mito e che chiede di essere indagata al di là di ogni conoscenza razionale e consolatoria. E' un essere che si afferma per negazione, creando uno spiazzamento continuo nell'interlocutore, ingannandolo ogni qualvolta egli crede di porre una parola definitiva sulla sua reale natura. Il percorso si sviluppa in tre tappe progressive (versus, sephirot e golem): ogni tappa fa emergere un carattere diverso, mette in luce un aspetto controverso e provocatorio di questa figura, teso al ribaltamento dei ruoli attore-spettatore e supportato da un lavoro audio e video che dilati la percezione e la visione dello spettatore. Lilith è una parte dell'inconscio dimenticato e rimosso, per questo ella manifesta rabbia attraverso la distruzione, provoca per ridestare le menti intorpidite. Lancia un grido, vuole prendersi gioco degli altri come gli altri si prendono gioco di noi, vuole mostrarci quanto siamo ridicoli e banali di fronte alle nostre sicurezze, vuole distruggere ogni certezza per lasciare il vuoto, vuole indicarci una via possibile dove addentrarci. Solo accettando la sua ambiguità, non imbrigliandola in concetti e catene, e liberandola da dogmi e convenzioni, si può giungere ad una chiarezza: in questo Lilith è disambigua. Laddove è accolta ed ascoltata, sprigiona tutta la sua forza, con quell'urgenza e quella necessità di cui si nutrono le rivelazioni. La nostra è un'urgenza. Tanto quanto la sua.

Forte Fanfulla 8 Marzo 2012 "Disambigua - sephirot #1" Ideazione: Andrea Fronzoni e Cristina Ghinassi Interprete: Cristina Ghinassi, Regia: Andrea Fronzoni, Suoni e musiche dal vivo: Federico Visi, Video editing: Andrea Pedna. Col sostegno di: Do - nucleo culturale e Casa del Teatro di Faenza. Disambigua nasce dallo studio e dalla ricerca su Lilith, figura mitologica perdutasi nel buio dei tempi. Proiezione psicologica della fantasia erotica inconscia, negata e rimossa, causa scatenante della scissione dell'anima, si presenta alla storia sotto svariate sembianze. Demone femminile tradizionalmente associato alla notte, al mistero e all'oscurità, portatrice di morte e di sventure, Lilith è una creatura complessa e articolata, che non si lascia intrappolare nelle definizioni della storia e del mito e che chiede di essere indagata al di là di ogni conoscenza razionale e consolatoria. E' un essere che si afferma per negazione, creando uno spiazzamento continuo nell'interlocutore, ingannandolo ogni qualvolta egli crede di porre una parola definitiva sulla sua reale natura. Il percorso si sviluppa in tre tappe progressive (versus, sephirot e golem): ogni tappa fa emergere un carattere diverso, mette in luce un aspetto controverso e provocatorio di questa figura, teso al ribaltamento dei ruoli attore-spettatore e supportato da un lavoro audio e video che dilati la percezione e la visione dello spettatore. Lilith è una parte dell'inconscio dimenticato e rimosso, per questo ella manifesta rabbia attraverso la distruzione, provoca per ridestare le menti intorpidite. Lancia un grido, vuole prendersi gioco degli altri come gli altri si prendono gioco di noi, vuole mostrarci quanto siamo ridicoli e banali di fronte alle nostre sicurezze, vuole distruggere ogni certezza per lasciare il vuoto, vuole indicarci una via possibile dove addentrarci. Solo accettando la sua ambiguità, non imbrigliandola in concetti e catene, e liberandola da dogmi e convenzioni, si può giungere ad una chiarezza: in questo Lilith è disambigua. Laddove è accolta ed ascoltata, sprigiona tutta la sua forza, con quell'urgenza e quella necessità di cui si nutrono le rivelazioni. La nostra è un'urgenza. Tanto quanto la sua.
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